I diapositivi che costituiscono la parte finale delle reti di telecomunicazioni che utilizzano connessioni senza fili, quindi mediante onde elettromagnetiche, e che forniscono la connessione all’utente o cliente finale, tecnicamente vengono chiamati “access point”.

Numerose e di diverso tipo sono le tecnologie usate per i collegamenti, tra le quali le più note sono il Wi-Fi e la telefonia cellulare (GSM, UMTS, LTE e 5G), ma anche molte altre meno note (LoRa, FWA, ecc.) per non parlare delle emittenti radiofoniche o televisive, o dei radioamatori, ecc.

Ognuna di queste strutture o access point, chiamati talvolta anche “ripetitori” o “stazioni radio base”, con l’eccezione delle stazioni TV che vengono di solito (ma non sempre) installate in luoghi più esterni, viene tipicamente installata in un contesto urbano, ossia su pali a terra oppure su terrazze e coperture di edifici, oppure sulle pareti degli edifici e anche all’interno delle stesse case o uffici (come nel caso del Wi-Fi o dei repeaters telefonici).

 

 

I gestori telefonici o di telecomunicazioni, o analoghe società che forniscono strutture per telecomunicazioni, sono dunque sempre alla ricerca di nuove ed opportune collocazioni per gli impianti e le antenne che soddisfino alcuni requisiti tecnici predefiniti, come la capacità di copertura del segnale, la posizione geografica, ecc. Tipicamente buona parte di queste collocazioni ricadono in proprietà private o pubbliche, alle quali viene proposto un contratto di ospitalità e di affitto e un relativo canone di locazione.

La installazione di antenne di telefonia mobile o telecomunicazioni dà origine ad un impianto che inevitabilmente emette radiazioni elettromagnetiche e che è destinato a funzionare per molti anni o decenni, ed è dunque una scelta che va ben ponderata preferibilmente con l’assistenza di esperti della materia. In effetti i più recenti studi e lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) classificano le radiofrequenze come “possibili cancerogeni per gli esseri umani”, e dunque devono essere assicurati i più bassi livelli possibili di tali emissioni.
E’ da tener presente, a questo proposito, che la legislazione vigente già prescrive l’osservanza dei livelli massimi di emissione, ma è anche vero che le analisi a carico dei gestori vengono condotte solo dopo la firma del contratto di locazione e dunque a scelta già fatta, non tengono conto delle varie ipotesi di localizzazione alternative ed inoltre non sono facilmente interpretabili da chi non è esperto in materia.

Il nostro Studio professionale, partendo dal progetto radioelettrico, grazie a software e strumenti professionali e certificati fornisce una analisi di impatto elettromagnetico, completo di valutazioni e misure dello stato attuale e quindi di quello che si verrà a creare con le nuove antenne, fornendo una consulenza specifica e su misura per ogni situazione. In tal modo si potrà valutare, con l’aiuto di un professionista esperto indipendente, la futura esposizione ed il relativo rapporto tra livello di campi elettromagnetici raggiunto (e relativo rischio) e benefici economici. Forniamo inoltre anche, a seconda delle valutazioni tecniche specifiche, un supporto per poter meglio stimare una appropriata quantificazione del canone di locazione relativo alle stazioni radio base che sono fortemente variabili a seconda delle località, del tipo di tessuto urbano circostante e della strategicità, per l’operatore interessato, dell’impianto che si va a proporre.

A installazione avvenuta, infine, è possibile effettuare una serie di misure strumentali di controllo mirate ad assicurare l’effettiva conformità delle emissioni elettromagnetiche sia ai limiti di legge sia al progetto presentato e prestabilito.

 

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